Tra le cose più belle mi vengono in mente: l'aver disquisito a lungo con Raiz di residuo fisso delle acque minerali, con Luca Morino e i suoi (mau mau) di Bolivia e di musica che resiste, aver scoperto che anche la fiorentinissima Ginevra DiMarco ha sangue lucano nelle vene ( e si sente), la genuina veracità condivisa con Peppe Voltarelli, la vera catarsi vissuta con la pizzica finale a cui abbiamo preso parte in chiusura di concerto e la bellezza tutta mediterranea di Teresa sul palco.
Un grazie particolare va alla band, veri mattatori del concerto: più di tre ore suonate ad altissimo livello con l'energia di chi sa stare con i piedi per terra e con la testa
ben oltre le nuvole.
Qualcuno si chiedeva dove fosse Roy paci...
Ci sarà! Alla prossima con gli Agricantus e, magari gli Après la classe
e i Radicanto. L'avventurosa storia dei Riddim continua.
Appuntamento il 7 Luglio a Roma!