sabato 7 novembre 2009
AIE D'ITALIA: CI SONO ANCH'IO!
venerdì 6 novembre 2009
lunedì 22 giugno 2009
Nuovo approdo
cerca nuovo vigore lungo le strade e gli approdi della migrazione. Mi toccherà cambiare la biografia da: "abitante a Marradi, sorta di balcone sulla Romagna" a "...Ventimiglia una specie di colonia estiva per vecchi pirati, un Puerto Libre in mezzo a tanti lustrini turistici dallo snobbismo certo. Porto Franco? Bè sì , ci porterei un pò di gente."
Buona vita a tutti. Migrate gente, migrate.
martedì 12 maggio 2009
Comunicato con preghiera di diffusione e pubblicazione
Io coltivo la diplomazia
La Musica Nelle Aie e il suo ambasciatore
Con questo curriculum:
Lucano di Lavello (Pz) però nato (ultimo di 10) a Foggia il 27/01/1970, abitante a Marradi(Fi) sorta di “balcone” sulla Romagna. Lavoro come musicoterapista a Modigliana (Fc) in un centro per “teste speciali” (diversa-mente abili).
Anch’io un pò (concettualmente) “border-line” (perché essere etichettato come questo o quello?) cerco l’abbraccio sonoro musicale con-fusione rispettosa…
Così radici e coesistenza di diversità mi hanno spinto a
formare, attraverso un po’ di
“NOTE SCALZE” (Premio Pelago On the road festival 2001) gruppo di improvvisatori del tutto “improvvisati”in quanto non educati musicalmente , i “LAMPASCIOUNAZZ” band folk rock che ha scorrazzato tra Toscana ed Emilia Romagna ( vincitori al festival Musica nelle Aie 2007, selezionati dal M.e.i per partecipare all’edizione 2007 e ad una compilation su web, da Piero Pelù per Fiesta Rock Firenzestate ).
Tra le Note scalze e i Lampasciounazz la musica in strada, le aie, le piazze, la gente, ancora il festival per buskers di Pelago in solitario con il nome a farmi compagnia e orchestra:
“NATOMINUTOCONL’ORCHESTRANELLATESTAEDUELAMPASCIONINELLATASCA” (Menzione speciale On the road festival 2006). Oggi suono con questo “nomignolo”,NatoLizzadrominutoconlorchestranellatestaeduelampascioninellatasca, ed è un po’ come quei senza fissa dimora che girano per le strade carichi di ciò che trovano portando tutto a “casa”.Propongo musica che si fa casa senza tetto con idee ed oggetti sonori, in discarica altrimenti destinati.
Per avere partecipato al CD compilation di Teresa De Sio “RIDIMMASUD”.
E per avere parlato de La Musica Nelle Aie con chiunque incontrasse in questi termini:
"La cosa più bella che mi sia capitata di conoscere in questi 6 anni di vita tosco-romagnola! Credetemi..."
PAOLO LIZZADRO
E' STATO NOMINATO
AMBASCIATORE NEL MONDO DE:
"LA MUSICA NELLE AIE - CASTEL RANIERO FOLK FESTIVAL"
Castel Raniero Folk Festival
8-9-10 Maggio 2009
Castel Raniero – Faenza
con il patrocinio, il supporto e la collaborazione di:
Comune di Faenza, Provincia di Ravenna, Regione Emilia Romagna, Terre di Faenza,
MEI, US ACLI, LaScena, Mescalina.it, SaltinAria.it, Associazione Experimenta, DO-nucleo culturale,
Glitter & Soul, Italian Embassy, Reno Folk, SMP di Forlimpopoli, Tratti Festival
Lo Staff MnA
INFORMAZIONI:
www.myspace.com/musicanelleaie
skype aldo-foschini
Pietro Bandini 339/7261421
Aldo Foschini 335/429022
UFFICIO STAMPA:
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sabato 28 marzo 2009
il Testo della canzone
No,non è qualcosa che non sai e che non sarà.
No, non è qualcosa che non sai e che non sarà,
musica di plastica e fumo che non rimarrà
Ricordi che rincorrono la mente,
lamenti che hanno il volto della gente
che si affanna nel volerti piazzare
questo, quello…niente, oppure niente.
Nu sacche de fuuche, u fuuche de sacche.
Ceccie, Ngopp e Nase cacate,
nu sacche de fuuche, u fuuche de sacche.
Fouscie la caape, fouscie la cape.
Cour non scord: carnvale , zapp e caudare, zapp e caudare
ca se mettene d’accorde e ngummenzene a cantà!
Ma u cour s’arrecorde, chianta, chianta e po’ s’addorme.
Ma u cour s‘arrecorde, chianta, chianta e pò s’addorme.
Bacia l’odore, colore del semplicemente.
Il semplice è nel particolare ma non nel dettaglio
perché il particolare è nel semplice e non si può vendere.
La mente, lo sai, mente ripetutamente e non sente.
Il ricordo, dell’anima è complice…come una pausa,
semplice.
Ma u cour s’arrecorde, chianta, chianta e po’ s’addorme.
Ma u cour s’arrecorde, chianta, chianta e po’ s’addorme.
Nu sacche de fuuche, u fuuche de sacche :
Ceccie, Ngoppe e nase cacate.
Nu sacche de fuuche u fuuche de sacche, fouscie la cape, fouscie la cape.
Cour no scorde carnevale, zapp’ e caudare, zapp’ e caudare
ca se mettene d’accorde e ngummenzene a cantà!
Nu sacche de fuuche….u fuuche de sacche....
Mamete, mamete, mamete, mamete
Mamete, mamete, zianete, patete.
Mammeja….Mammeja…..Mammeja me ru deceja sembe, mammeja me ru deceja sembe: <
Liive re mane d’addà. Monne jè, monne jè, monne jè state e monne sarrà!>>
U cour … la zapp’,quere ca poute peglià fuuche ‘nda stu sacche.
U cour s’arrecorde, chianta, chianta e pò s’addorme.
U cour s’arrecorde, chianta, chianta e pò s’addorme!
TRADUZIONE delle parti in daletto lucano:
(ritornello)
Un sacco di fuoco, il fuoco di sacco.
Ciccio, “Ngopp” e “ Naso cacato” (personaggi della tradizione, dalle sembianze bruttarelle ma simpatici, alla buona),
un sacco di fuoco, il fuoco di sacco.
La testa corre, va veloce. Il cuore non dimentica:
il carnevale, la zappa e la pentola,
zappa e pentola che si mettono d’accordo e iniziano a cantare!
Il cuore si ricorda, pianta, pianta e poi si addormenta.
Il cuore si ricorda, pianta, pianta e poi si addormenta.
(ritornello)
Un sacco di fuoco, il fuoco di sacco.
Ciccio, Ngopp e Naso cacato………
…………
(finale)
Tua madre, tua zia, tuo nonno, mia madre, mia nonna.
Tua madre , tua zia, tuo nonno, mia madre, mia nonna.
Mia nonna lo diceva sempre: "togli le mani di là",
"quello che c’è non è mai da considerare di troppo".
"Togli le mani di qua". "Mondo è, mondo è stato e mondo sarà!"
Il cuore si ricorda. Il cuore si ricorda.
Il cuore si ricorda, pianta, pianta e poi si addormenta.
……..quello che, poi, può prendere fuoco in questo sacco.